I NOSTRI LOGHI

La storia e l’evoluzione dei loghi

 

Un viaggio nel tempo che racconta la storia di due uomini, pionieri e visionari.

 

 

1927

Nel 1927 viene prodotta la prima macchina da caffè Rancilio per i bar, con tutta la determinazione e le capacità tecniche di Roberto Rancilio. Il suo nome è La Regina e Roberto, riconoscendo l’importanza di ricordare ai propri clienti (il proprietario della caffetteria e il barista) chi si cela dietro le apparecchiature, decide di apporre il suo monogramma sotto i loro occhi, sul supporto per la tazza.

1927
1927

Questo monogramma, realizzato a mano in metallo, è il punto di partenza dell’identità dell’azienda e sarà di grande importanza in futuro, essendo la base dell’intera strategia di comunicazione della Rancilio. Ad ogni modo, in quell’epoca il monogramma non venne apposto solo su La Regina, ma anche su tutte le macchine che l’hanno succeduta negli anni Trenta, ed era composto da due R in stile Grotesque che descrivevano una rotazione di 180° una verso l’altra condividendo lo stesso stelo verticale.

1927

Eppure, il monogramma non è l’unico elemento grafico presente sulle apparecchiature in questo periodo. Su questa macchina compare anche la scritta “La Rancilio” in blu oltremare, con i bordi dorati, leggermente più espansa rispetto al tipo di carattere originale Copperplate Gothic al quale si ispirava. Nella breve descrizione riportata sotto questo lettering si legge, in caratteri in stile Grotesque dorati, “Elettrica Istantanea, Officina Meccanica”, e “Roberto Rancilio – Parabiago”, con caratteri simili ma di dimensioni maggiori e più ristretti.

1927
1930

Negli anni Trenta, il marchio cessa di essere chiamato “La Rancilio” e sulle apparecchiature appare solo la scritta Rancilio. Tuttavia, il nome ufficiale dell’azienda, Officina Rancilio, rimarrà invariato fino agli anni Cinquanta. Ma non è l’unico cambiamento. In questo decennio è in voga l’Art Déco, e i suoi principi estetici si riflettono non solo sulla macchina Ottagonale, ma anche sul lettering verticale applicato sia su questo modello che sui modelli Graziosa e Invicta Verticale.

1930
1930

Questo lettering, rosso e tridimensionale in termini di forma, appare come visto dal basso, in quanto estremamente pesante, geometrico e quasi senza spazi aperti all’interno delle lettere. I display lettering che condividono queste stesse caratteristiche vengono utilizzati un po’ in tutto il mondo occidentale tra 1930 e il 1940, in particolari su manifesti e insegne.

1930

Ad ogni modo, sul modello Ottagonale a volte viene utilizzata un’altra targa. Con la forma di un ottagono regolare, ha uno sfondo bianco perla con il nome Rancilio in blu oltremare con una bordatura dorata, con un display lettering pesante, apici appuntiti e con i tratti finali costretti dagli angoli della targa.
L’oro viene utilizzato anche per la descrizione scritta sotto, “Officina Elettromeccanica, R. Rancilio, Parabiago”, utilizzando caratteri simili a quelli utilizzati per la targa rossa, ma più ristretti.

1930
1948

In questo periodo è ancora possibile notare l’influenza tipografica dell’Art Déco, nonostante questo stile fosse stato abbandonato all’inizio della Seconda guerra mondiale a favore di stili più austeri in termini di colori e forme. Non esistono documenti fotografici di tutte le macchine prodotte in questo decennio, ma nella documentazione esistente è possibile notare la presenza di due diversi tipi di lettering.

1948

Il primo compare sull’Ideale orizzontale nel 1948 e sull’Invicta orizzontale nel 1950. Questo lettering è composto da caratteri in stile Grotesque, leggeri e ristretti, ad eccezione della O che forma un cerchio quasi perfetto. Dei lettering incredibilmente simili si ritrovano anche sui manifesti degli anni Venti e Trenta.

1948
1948

Nel secondo lettering, che talvolta appare sull’Ideale orizzontale, si possono notare delle lettere in stile Grotesque, pesanti e squadrate. Sono molto simili a quelle che si ritrovano sui manifesti del Costruttivismo e negli alfabeti del De Stijl e specialmente in questi ultimi, poiché le caratteristiche linee parallele e perpendicolari di questo movimento vengono richiamate nei lettering e nei caratteri tipografici.

1948
1948

In questo decennio si verificano dei cambiamenti importanti, con la R che riappare per quella che sembra essere l’ultima volta, sul supporto per la tazza della Preziosa a leva. Anche il nome ufficiale dell’azienda cambia, con la sparizione della parola “Officina” a indicare il passaggio definitivo dallo stato di laboratorio artigianale a quello di azienda moderna. Tuttavia, questo cambiamento non ha ripercussioni visive significative: dagli anni Trenta, il nome dell’azienda compare solo su una targa applicata sulla macchina, molto piccola e discreta.

1948

I lettering presenti sulle apparecchiature vengono rinnovati, con la prima e la terza versione in ordine di apparizione che rispecchiano l’estetica dello Streamline, un movimento grafico tipico americano basato sui principi della velocità. Infatti, in questo periodo la velocità detta legge su tutto, inclusa la tipografia, è infatti possibile osservare una grande quantità di tipi di carattere script, spesso corsivi e anche italicizzati o inclinati.Il primo lettering di questo decennio appare sull’Invicta Orizzontale a leva, costituito da uno script corsivo dorato che crea un leggero contrasto quando posizionato sulla superficie argentata della macchina.

1948

È l’unica targa in cui il nome della Rancilio appare scritto con una R maiuscola seguita da caratteri minuscoli, fatto assolutamente normale considerando che uno script imita la scrittura mano. Lettering come questi si ritrovano facilmente nei manifesti degli anni Quaranta e cinquanta realizzati negli USA. Il carattere tipografico Brush Script, sviluppato da Robert E.Smith nel 1942, è probabilmente uno dei caratteri17 più riconoscibili di questo periodo, poiché condivide la stessa visione.

1948
1948

Il terzo lettering appare sui modelli Alpina e Ducale, rispettivamente in rosso e in bianco, e anche negli anni Sessanta nella serie High Line, posizionato all’interno di due rettangoli sovrapposti, uno rosso e l’altro nero. Questo tipo di lettering, comunemente conosciuto come Connected Chrome Script, è onnipresente su quasi tutte le targhe cromate applicate sui veicoli e sugli elettrodomestici tra gli anni Trenta e Sessanta, consistente essenzialmente in caratteri script uniti uno all’altro attraverso la linea di base.

1948
1948

Il secondo lettering del decennio compare sui modelli Mignon e Preziosa. Queste due macchine, nell’aspetto simili a gioielli, mostrano, forse per questa stessa ragione, un lettering più conservativo, orientato verticalmente e dalla colorazione bordeaux, appartenente alla categoria egiziana/slab serif (grazie squadrate) sebbene rivisitata, con i caratteri utilizzati sulla macchina con un contrasto significativo e con grazia singola sugli apici e sui vertici della A e della N e sul piede della R.

1948

Questo stile è stato utilizzato in modo che le lettere possano distinguersi dallo stereotipo di contrasto basso e pesante, notevolmente mascolino di un carattere slab serif. Questa categoria di caratteri si ritrova a volte nei manifesti degli anni Cinquanta, ma raramente, perché non rientra esattamente nei codici visivi dello Streamline.

1948
1948

In questi due modelli è anche presente un lettering, verniciato in oro sulla targa in Plexiglas dello scaldatazze, composto da una R bordata in stile Grotesque, con la conca squadrata, incrociata con il nome Rancilio scritto con caratteri Grotesque leggeri e geometrici. Sebbene secondario, questo elemento sarà alla base del logo che verrà sviluppato nel decennio successivo.

1948
1965

Tra il 1965, anno in cui viene lanciata la Serie High Line, e la fine del decennio, vengono presentati altri tre modelli con targhe completamente nuove. Si inizia a utilizzare l’Eurostile nella variante estesa in grassetto, una pietra miliare della tipografia italiana del XX secolo.

1965
1965

Questo carattere tipografico assume una posizione di rilievo nella strategia di comunicazione della Rancilio tra il 1965 e gli anni Ottanta e apparve non solo sulle targhe delle macchine da caffè, ma anche su qualunque tipo di prodotto stampato, anche se con alcune differenze.

1965
1965

La versione stampata utilizza linee, colore e spazi negativi neri e comprende una R bordata al di fuori del rettangolo nel quale sono inscritti il nome Rancilio e il payoff “Macchine per Caffè”. Quella R sembra essere un’evoluzione del logo che si trova sui Plexiglas delle macchine Mignon e Preziosa.

1965
1982

L’arrivo degli anni Ottanta porta con sé delle novità, con il ritorno nel 1982 dell’originale monogramma con la doppia R utilizzato fino agli anni Quaranta, ma i cambiamenti vanno ben oltre. Viene rinnovata l’intera strategia di comunicazione grafica. Questo stesso monogramma, ora icona ufficiale della Rancilio, viene posizionato vicino all’identità verbale: questi elementi vengono sistemati uno accanto all’altro, la doppia R circoscritta all’interno di un quadrato e il nome dell’azienda all’interno di un rettangolo a destra del quadrato stesso, entrambi con gli angoli arrotondati, a formare un’identità visiva completamente nuova.

1982
1982

Ci sono inoltre dei cambiamenti tipografici, con un lettering molto simile a Helvetica, un tipo di carattere conosciuto alla massa e in uso in questo periodo, che si lega armoniosamente con la nuova forma del monogramma senza perdere geometria e fluidità. Le modifiche apportate al carattere originale, con l’arrotondamento degli elementi appuntiti e l’eliminazione del piede della R, gli consentono di conservare la stessa larghezza ottica delle altre lettere, rendendo l’intero insieme più intuitivo e bilanciato.

1982

La versione stampata del logo è tuttavia complessa e sbilanciata rispetto alla versione della targa che riporta lo slogan in positivo, sottolineato e al di sotto del rettangolo nero che racchiude il nome dell’azienda e composta anche dal quadrato con il monogramma più grande di quasi il doppio rispetto all’altezza originale.  

1982
1982

In questo decennio viene introdotto anche il colore: per rappresentare la Rancilio viene adottato il verde, anche se utilizzato solo nelle versioni stampate del logo.

1982
1982

Negli anni Novanta il logo viene leggermente ritoccato in tre fasi e in modo quasi impercettibile. Innanzitutto, il lettering viene sostituito dal vero carattere tipografico Helvetica che ha ispirato quello precedente. Poco tempo dopo, la doppia R viene leggermente affinata, donandole un aspetto più appuntito e successivamente viene modificato il verde.

2000

Nel 2000, l’immagine della Rancilio subisce un’ulteriore personalizzazione. Vi è un ritorno alla genesi dell’azienda, dovuto all’unione di due elementi grafici primordiali presenti nella storia dell’azienda: il monogramma, già in uso dagli anni Ottanta, e il nome del marchio, scritto con lo stesso carattere tipografico (Futura) utilizzato per la facciata dell’Officina. Ora lo slogan è scritto in minuscolo ed è posizionato al di sotto del rettangolo verde.

2000
2005

Dal 2005 il payoff è “Coffeeing the World”, un’eloquente affermazione degli obiettivi della Rancilio di portare l’arte e la passione dell’espresso italiano, non solo, ma anche di tutte le bevande a base di caffè preparate con cura e competenza, in ogni angolo del mondo. Queste parole diventano ancora più speciali quando vengono scritte dalla mano di Giorgio Rancilio, presidente dell’azienda e uno dei volti della terza generazione Rancilio e quindi un’espressione del DNA e dell’evoluzione della famiglia.

2005
1936

Fin dall’inizio, nel 1936, è possibile osservare la presenza di un’identità visiva su una targa apposta sulla macchina Rekord. Era costituita da un triangolo equilatero dagli angoli arrotondati (elemento unificante in tutti i processi di evoluzione del marchio), da un gallo e da un lettering geometrico.

1936

Il triangolo, comprendente i restanti elementi, potrebbe essere stato scelto perché è la forma geometrica più semplice, forte e stabile o come un’allusione alle Alpi (riferimento riscontrato anche in altri marchi svizzeri come il Toblerone, ad esempio) ma non potremo mai esserne certi.

1936
1936

Il corpo del gallo forma una R, probabile richiamo a Rohrdorf e, nonostante le ragioni per cui è stato scelto a rappresentazione del marchio non siano del tutto chiare, si sa per certo che questo animale ha un’importanza mitologica nella cultura celtica, un tempo ampiamente diffusa nell’Europa centrale, Svizzera compresa. Pertanto, la scelta di tale elemento potrebbe essere dovuta alla sua funzione di talismano, sia come incitamento al duro lavoro sia come portafortuna.

1936

Il lettering geometrico, con un peso regolare e senza contrasto, è caratterizzato da una particolare E a forma di 3 rovesciato, la cui coda si estende al di sotto degli altri caratteri, per poi ritornare verso l’alto quasi fino alla punta di una O perfettamente tonda. La coda della G, dopo aver formato un occhiello, si estende per formare la spalla della R. Questo insieme di caratteri condivide delle caratteristiche con altri loghi dell’inizio del XX secolo e con altri caratteri geometrici precedenti come Futura, Johnston e Gill Sans. Questa identità visiva verrà utilizzata fino alla metà degli anni Cinquanta.

1961

La seconda versione dell’identità visiva di Egro appare a metà degli anni Cinquanta sulla targhetta della Reginetta e rimane in uso fino al 1961.
È caratterizzata dallo stesso triangolo equilatero con gli angoli arrotondati presente nella prima versione. Il gallo, invece, ha un aspetto differente, con il corpo allungato, la larghezza regolare della linea e la forma geometrica minimale. La sua coda forma quello che sembrerebbe essere un ferro di cavallo, altro simbolo di buona sorte nella cultura occidentale.

1961

Anche il lettering cambia significativamente. Acquisisce peso e diventa molto più geometrico. Ciascun carattere è modellato su un triangolo isoscele, con il vertice tagliato e angoli leggermente arrotondati. Alcuni caratteri ricordano le rune, un tipo di lettere antiche utilizzate per scrivere le lingue germaniche nei secoli addietro, e altri alfabeti antichi.

1961
1969

Nella seconda metà di questo decennio e fino al 1969, sulla scena appare anche una targa completamente differente, anche se venne applicata solo sulle macchine la cui produzione iniziò dopo il 1950 e non sui modelli del decennio precedente ancora in produzione. È molto più sobria e razionale rispetto alle identità visive precedenti: è costituita dallo stesso triangolo utilizzato prima, in rosso e con il bordo dorato, ma il lettering è molto differente, a rappresentazione dello Swiss Style e, da questo momento, il gallo scompare.

1969
1969

Il lettering ora ha un peso grassetto, pochissimo contrasto e una crenatura stretta2, assomigliando molto ai caratteri in stile Grotesque che apparvero tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, cioè il Lilliput-Grotesk e il Royal Grotesk, che vennero poi uniti nel 1896 per creare il famoso Akzidenz Grotesk, e anche molti altri stili senza nome.

1969

La quarta versione dell’identità di Ergo venne registrata nel 1961, anche se è probabile che il suo utilizzo iniziò un po’ prima, specialmente nelle versioni stampate su carta, e rimase in circolazione fino alla metà degli anni Settanta. È costituita da un triangolo equilatero, stavolta con gli apici appuntiti, e da un lettering in stile Grotesque, simile a quello utilizzato per le altre identità, ma la coda della G è più corta e tocca quasi la conca e la R è relativamente più stretta rispetto alle altre lettere.

1969
1972

In questo decennio appaiono due loghi simili. Il primo registrato nel 1972, lo stesso anno in cui appare Mikado, la prima macchina da caffè completamente automatica. È costituito da una forma rigonfiata, ispirata al precedente triangolo equilatero con gli angoli arrotondati, più il lettering. In questa identità, la scritta Egro appare in caratteri in stile Grotesque, simili a quelli utilizzati nei loghi precedenti, di fatto appartenenti allo stile Akzidenz Grotesk stesso, con peso medio, ma con la fine del tratto della E tagliato orizzontalmente, come nell’Helvetica.

1972
1978

Il secondo logo ha gli stessi elementi di quello precedente ma viene anche aggiunta la parola “Swiss” sopra Egro, in Helvetica di dimensione ridotta, tutto maiuscolo e di peso regolare. Questa versione è stata registrata nel 1978, e ha lo scopo di illuminare il potenziale cliente circa le origini dei prodotti, poiché l’etichetta “Made in Switzerland”, in questo periodo, è già simbolo di qualità in termini di attrezzature meccaniche e tecnologiche.

1978

L’inserimento dello slogan “Swiss” è probabilmente una strategia già sviluppata dopo la modifica ufficiale, nell’anno precedente, del nome dell’azienda in Egro AG (anche se il nome Egro è sempre stato presente sulle macchine da caffè fin dall’inizio).
Tuttavia, è abbastanza importante ricordare che probabilmente entrambi i loghi iniziarono ad essere utilizzati prima delle rispettive date di registrazione e fino a dopo l’inizio degli anni Novanta.

1978
1980

Il settimo logo viene considerato una versione di uno di quelli precedenti, eppure non vengono utilizzati contemporaneamente come generalmente accade in questi casi, ma ha sostituito invece le identità in uso dagli anni Settanta e fino al 2004. Questo logo era simile a quello registrato nel 1978 in termini di forma e caratteristiche tipografiche, ma era presente sulle apparecchiature in diverse tonalità di rosso, con la scritta Egro in bianco e la scritta Swiss in una sfumatura bordeaux scura.

1980
1980

Una volta stampato, ha un effetto volume grazie all’uso di una sfumatura radiale che va dal bianco al rosso scuro, e anche all’uso di un’ombreggiatura che dona al logo un effetto flottante.

2004

Nel 2004, i vertici dell’azienda trovarono il concetto di “marchio prestigioso” estremamente importante, pertanto decisero si evocare il fascino e il prestigio del marchio degli anni Cinquanta, richiamando a tale scopo lo spirito delle macchine Regina e Reginetta e, in particolare, delle targhette apparse in quel decennio.

2004

Si decide di utilizzare nuovamente i colori rosso e oro (o beige nella versione stampata), inoltre si decide di aggiungere dei piccoli cerchi vicino agli angoli del triangolo, ora isoscele e con una doppia linea, come allusione alle viti utilizzate per il fissaggio della targa originale.

2004
2004

Anche il lettering cambia in modo significativo, con i caratteri in stile Grotesque sostituiti da altri che presentano grazie e caratteristiche formali comuni ad altri caratteri apparsi nel decennio precedente. Fra questi, in particolare, il Democratica Bold, un tipo di carattere all’avanguardia con forme insolite, altamente tecnologiche eppure parzialmente strutturate, creato da Miles Newlyn nel 1991 per Emigre, un’irriverente fonderia digitale indipendente. Tuttavia, come la maggior parte dei prodotti Emigre, quel tipo di caratteri diventerà in seguito inevitabilmente legato a quel decennio.

2004

In questo periodo viene anche creato il payoff “Swiss Coffee Systems” che venne inserito all’interno del triangolo, quando utilizzato come targa, o sotto di esso nella versione stampata. Il carattere tipografico utilizzato per questa scritta è l’FB Hermes, con un peso sottile6, un’interpretazione di un tipo di carattere dello stile Grotesque creato da Heinz Hoffmann nel 1908, con una caratteristica W asimmetrica, senza contrasto e con i terminali e gli angoli leggermente arrotondati che imitano l’usura causata dall’uso intenso.

2009

Alla fine del decennio, l’identità utilizzata fin dal 2004 cambia ancora, nonostante fosse stata utilizzata per soli cinque anni. Questo rinnovamento dell’identità si verifica nel 2009, dopo l’acquisizione nell’anno precedente della Egro Coffee Systems AG da parte della Rancilio – Macchine per Caffè.

2009
2009

Il payoff viene modificato in “Swiss Coffee Technology” e si decide di eliminare dalla scena il triangolo rosso, sostituendolo con una freccia tridimensionale e sfaccettata che punta in avanti ad indicare la via. Il colore rosso è stato comunque mantenuto per la sua audacia, eleganza e forza, specialmente in combinazione con il lettering nero sotto di esso. Il lettering utilizzato nel logo è ispirato al Klavika per il suo stile Grotesque.

Esplora il mondo che c’è dietro

Rancilio Group unisce le storie di quattro brand. Storie di uomini, intuizioni, sogni imprenditoriali, innovazioni tecnologiche, progetti e brevetti che, in quasi cento anni hanno contribuito a creare il mito di un’azienda internazionale che produce macchine per il caffè professionali.

I designer

SCOPRI DI PIÙ

La nostra communicazione

SCOPRI DI PIÙ

Ricevi assistenza su qualsiasi nostra macchina per caffè espresso professionale.

Contatta il nostro team di supporto post-vendita.

ASSISTENZA